Non appena ci avviciniamo alla vetrina di Babet, la testa rossa di Barbara spunta dietro al turbante di un manichino. Ha i capelli corti, un ciuffo scompigliato: i suoi occhi blu ci sorridono, invitandoci a entrare. Apriamo la porta di Babet ed entriamo in un piccolo negozio, ordinato ed eccentrico. Dietro la cassa c’è Lory, Loredana Pochini, anche lei capelli corti e rossi e sguardo gentile. Insieme, ci raccontano com’è nata Babet, la boutique vintage di via Tolstoj.
“Io sono un’appassionata di mercatini dell’usato”. A parlarci è Barbara Ghilardini, proprietaria di Babet. “Lì, essere curiosi è un obbligo: se stai attenta, rovisti qua e là, fai quattro chiacchiere, qualcosa di interessante lo porti sempre a casa!”.
“E quel qualcosa di interessante un giorno sono stata io!”.
Mentre Barbara si aggirava per il mercatino, Loredana era dietro alla sua bancarella: fra le tante cose, Loredana fa la consulente d’immagine e confeziona accessori e oggetti, come il lampadario di diapositive che ha regalato a un’amica.
Barbara era stanca di un quotidiano fatto di sopravvivenza dietro alla scrivania di un ufficio. Così, con il supporto di Lory, ha deciso di prendere coraggio: “Sai”, ci dice “per fare qualcosa che valesse la pena di essere raccontata fra qualche anno”.
Barbara ha sempre vissuto vicino a via Savona, nella zona sud di Milano. Un giorno, mentre tornava a casa, è passata davanti a una macelleria, scoprendo che stava per chiudere: così, decise di comprarla.
E da lì, il 26 settembre 2015, è nata Babet.
Babet è un negozio piccolo, arredato con gusto in ogni dettaglio. Entrando, sollevate lo sguardo: troverete dei lampadari nascosti dal tulle di alcuni vestiti che pendono dal soffitto e rendono l’atmosfera surreale e magica.
Sulla destra, ci sono due file di grucce ordinate: da una parte i vestiti, dall’altra le gonne e le camicie. I capi sono unici, originali e realizzati con cura, scegliendo i tessuti migliori. Eppure, nonostante queste premesse, hanno tutti prezzi accessibili: le camicette, ad esempio, partono dai 15€. Inoltre, a differenza di molte altre boutique vintage, sono vestiti sì ricercati, ma non così eccentrici da risultare inutilizzabili: alcuni sono perfetti per un matrimonio, altri non desterebbero alcuno stupore qualora sfilassero in un ufficio. Uno, nero con un’ampia gonna, è arrivato fino a San Remo.
I vestiti provengono da privati o dalla scuola di moda Afol. Sono capi che nessuno utilizzerebbe e che rimarrebbero chiusi in armadi e, col tempo, dimenticati. Da Babet trovano una nuova vita.
Altri, invece, vengono da New York, da sfilate o mercatini. “Quasi tutti quelli che ho recuperato a New York sono stati venduti… tranne quello!”. Barbara ci indica un vestito che sembra quello di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. “Quello me lo sono tenuta! Adesso lo affitto e basta!”. Sì, perché Babet non vende a basta, ma dà anche in prestito i suoi vestiti per delle occasioni speciali.
Non ci sono solo i vestiti, ma anche le scarpe, come gli zoccoli anni ‘60, e gli accessori. Alcuni orecchini sono realizzati con la carta, altri con la pelle riciclata. E poi, ci sono i ciondoli e gli anelli con i dipinti di pittori famosi, dalla Lempicka a Klimt.
Da Babet c’è un buon profumo. E non è solo quello dolce, di ciliegia, che si respira entrando: è quello della collaborazione prolifica di due donne, della passione e dell’allegria con cui realizzano ogni singolo pacchettino.
“Vogliamo creare una piccola oasi di calma a Milano. Vorremmo che le nostre clienti venissero qua anche solo per farsi due chiacchiere e provarsi i vestiti per sentirsi un po’ dive”.
Barbara e Loredana sono il primo motivo per cui andare da Babet: parlano e ascoltano attentamente. Si divertono e ci fanno divertire.
Il secondo motivo è che troverete abiti e accessori accessibili e originali.
Il terzo è che sanno trasformare un décolleté nero in una scarpa di carattere, una giacca stretta in una nuova creazione. Portate loro i vostri capi più noiosi, o quelli che non indossate più: in poco tempo, assumeranno un altro aspetto.
Cercate di andare da Babet di sabato: alle 5, Barbara e Loredana offrono alle loro clienti una tazza di tè e qualche biscotto.
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