Cannucce come spade e spicchi di ananas come scudi. Le loro munizioni sono i cubetti di ghiaccio e il loro credo la Milano da bere. Dove, però, è importante bere bene, non tanto.
Sono i baristi del capoluogo lombardo che, dietro ai banconi dei locali, scelgono, soppesano e shakerano. Come moderni cavalieri in grembiule, desiderano solo una cosa: vincere la battaglia che decreterà il cocktail migliore.
Noi ve ne proponiamo un po’: sta a voi scegliere il vostro preferito e proclamare il vincitore.
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Il nome lo predispone a una clientela in tacchi e pochette: Trussardi Femme Perfume è il cocktail inventato da Tommaso Cecca che si può bere solo al Caffè Trussardi, dietro al Teatro della Scala.
Un cocktail dal sapore fruttato e dolce: il mix di bitter orange, stecche di vaniglia e champagne lo rendono originale e intrigante.
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Sì, ma a modo mio. O meglio, al modo di Mattia Lissone, barman geniale del Pinch, in Ripa di Porta Ticinese al 63. Il classico Americano, nonostante il suo nome fuorviante, utilizza solo prodotti italiani: bitter Campari, Vermouth rosso e seltz.
L’Amaricano, il cocktail di Lissone, invece, abbina i primi due ingredienti all’amaro Petrus, al ginrosa, allo sciroppo di tamarindo e al bitter.
Credits: http://zero.eu/magazine/gin-zen/
In tanti hanno provato a imitarlo. Nessuno c’è riuscito. Il Gin Zen è il cocktail firmato Rita & Cocktails, il cocktail bar in Ripa di Porta Ticinese. Vanta numerose imitazioni, ma l’originale è quello di Edoardo Nono.
La sua ricetta prevede il London dry gin, lime cordial, succo di lime fresco, soda, zenzero fresco, zucchero di canna integrale e ghiaccio tritato. C’è anche un ingrediente segreto, ma ovviamente Nono ha deciso di non rivelarlo.
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Impossibile, entrando in un locale di Milano, non sentire “Uno sbagliato, grazie” come ordinazione. Il Negroni Sbagliato, più semplicemente conosciuto come sbagliato, è il signature cocktail di Milano, nato negli anni ’60 al Bar Basso, locale che negli anni non ha perso il suo fascino.
La differenza fra il Negroni e lo Sbagliato sta nell’utilizzare lo spumante brut al posto del gin, rendendolo così più leggero.
Credits: http://zero.eu/magazine/panettone-sour/
Della storia del panettone, il dolce simbolo di Milano, ve ne abbiamo già parlato.
Del liquore al panettone, invece, no, Sì, avete letto bene: al panettone. Perché privarsi della gioia del panettone quando non è Natale? E perché non provare la sua versione liquida, altrettanto buona?
Questo è quello che, probabilmente, hanno pensato i barman di Lacerba, il locale vicino a Corso di Porta Romana. Leonardo Todisco, Agostino Galli, Giacomo Ellena e Niccolò Caramiello hanno ideato e realizzato il Panettone Sour, partendo da questi ingredienti: 1 panettone classico da un kilo, 3 litri di rum scuro non troppo invecchiato, 4 bottiglie da litro con collo largo, 60 ml di sciroppo di zucchero. Il risultato è un liquore al panettone, ottimo in qualsiasi stagione dell’anno!
Credits: http://zero.eu/magazine/giro-di-shot-intervista-con-marco-russo-del-1930/
Lo Speakeasy 1930 è il cocktail bar nato a marzo 2013, nel quale si può accedere solo tramite tessera: per averla, rivolgetevi al Mag sui Navigli, la gestione è la stessa.
Marco Russo è il barman di Speakeasy 1930. È sua la ricetta del Martesana, il cocktail che omaggia il Naviglio di Milano. Russo è nato a Bassiano e ha percorso per vent’anni il Naviglio della Martesana che collega Trezzo sull’Adda a Milano, passando per Gorgonzola.
Il Martesana celebra il percorso, fisico e metaforico, del barman verso Milano: ovviamente, nella sua ricetta, non poteva mancare il gorgonzola, distillato a bassa pressione.
Credits: http://zero.eu/magazine/pimp-tina/pimp-tina-2/
A base di camomilla, pensato appositamente per una cliente abituale di Elitabar, Martina, che non sapeva mai se bere l’ultimo cocktail prima di andare a dormire. Il barman di Elitabar, quindi, ha deciso di creare un cocktail che le conciliasse un sonno sereno.
Il Pimp Tina è a base di camomilla, gin Tanquerey No. 10, 30 ml di spremuta di pompelmo rosa e 20 ml di simple syrup. Il sottotitolo è “Prima di dormire?”: sorseggiatelo e… buonanotte!