C’è un quartiere che fa di Milano una piccola Parigi: accoglie i passanti nelle sue vie ciottolate e li culla nel silenzio dei suoi cortili. Passeggiandoci, incontrerete gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, abili giocatori e attenti pittori.
È Brera, il quartiere degli artisti di Milano, e farci un giro significa scoprire angoli nuovi e poetici.
Brera è il quartiere del centro di Milano racchiuso fra via Pontaccio, via Fatebenefratelli, via dei Giardini, via Ponte Vetro e via Mercato. La zona prende il nome dal termine braida, che significa “terreno incolto”: questa zona, infatti, si trovava un tempo al di fuori del centro della città.
Fra i maggiori luoghi di interesse culturale, ricordiamo innanzitutto il Palazzo di via Brera (via Brera 28).
Costruito nel 1651 dal Richini, fu terminato solo un secolo dopo dal Piermarini. La sua eleganza neoclassica racchiude un cortile rettangolare, dove si trova una statua in bronzo dedicata a Napoleone I dal celebre scultore Antonio Canova.
Oggi è la sede della Pinacoteca di Brera, dell’Accademia delle Belle Arti, del Museo del Risorgimento e della Biblioteca braidense, posti unici che custodiscono opere di interesse mondiale, come Romeo e Giulietta di Hayez, Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e Il Cristo Morto del Mantegna.
Dietro al Palazzo di via Brera, c’è l’Orto Botanico, un luogo poco conosciuto di Milano. Vi si accede o attraverso il Palazzo, o da via dei Fiori Oscuri. Addentratevi nell’antico portone e incamminatevi verso il fondo del vialetto.
Vedrete aprirsi davanti a voi un giardino-orto: uno spazio verde, silenzioso e incredibilmente pacifico. Aggiratevi fra le piante, annusate i fiori, leggete le etichette degli alberi fruttati e state attenti a non calpestare le lumache che passeggiano placidamente ai vostri piedi.
Dopodiché, tornate a passeggiare per le vie del quartiere: spostatevi verso piazza San Marco e lasciatevi sorprendere dalla chiesa di San Marco. Edificata nel 1254 sul luogo dove già esisteva un’altra chiesa dedicata al Santo, rappresenta il segno di riconoscenza verso i veneziani che avevano aiutato i milanesi a ricostruire la città dopo la distruzione del Barbarossa.
Una Piazza chiude l’itinerario culturale di Brera: è Piazza della Scala, con la statua di Leonardo, il celebre teatro milanese e la sede del comune, Palazzo Marino.
Dopo tanta cultura, un po’ di sano shopping non vi farà che bene.
Uno dei nostri posti preferiti è il Rigadritto, in via Brera 6. Rigadritto è una cartoleria, le cui vetrine parlano da sole: quaderni, penne, giocattoli e orologi rendono il suo ingresso magnetico.
Entrateci e vi ritroverete in un caldo ambiente in legno, una sorta di mondo fatato che riuscirà a calmare i vostri nervi. Giancarlo Naj Oleari ha ideato lo spazio, conferendogli un aspetto prezioso e birichino allo stesso tempo. Ci sono così tanti oggetti che è facile perdersi fra i suoi scaffali e uscirne con i sacchetti pieni di regali!
Un altro posto unico è la Reverie, in via Solferino. Boutique-atelier, è nata dalla mente brillante di Chichi Meroni e dalla sua capacità di scovare pezzi unici e originali per vestire e arredare. Andateci se amate lo stile anni ’60 e il bon ton.
Per concludere la vostra passeggiata nel quartiere bohémien di Milano, non vi resta che soddisfare il vostro palato.
Dove, è semplice. Se avete voglia di una pizza, non c’è posto migliore di Sibilla, in via Mercato 14: economica e amata dai napoletani, non accetta prenotazioni.
Se volete sorseggiare un cocktail e prendere un aperitivo, fermatevi al Jamaica, il bar centenario di Milano.